Ripassate l’imperfetto e migliorate il vostro italiano svolgendo le attività didattiche proposte sul poeta Sandro Penna.
Attività 1. Coniugate i verbi tra parentesi all’imperfetto poi controllate seguendo questo link.
(Essere) _________ l’alba su i colli, e gli animali
(ridare) _________ alla terra i calmi occhi.
Io (tornare) _________ alla casa di mia madre.
Il treno (dondolare) _________ i miei sbadigli
acerbi. E il primo vento (essere) _________ sull’erbe.
Altissimo e confuso, il paradiso
della mia vita non (avere) _________ ancora
volto. Ma l’ospite alla terra, nuovo,
già (chiedere) _________ l’amore, inginocchiato.
(Cadere) _________ la preghiera nella chiusa
casa entro odori di libri di scuola.
(Navigare) _________ al vespero felici
gridi di uccelli nel mio cielo d’ansia.
Attività 2. Rimettete in ordine la biografia di Sandro Penna.
a. La scelta di scrivere poesia viene intorno al 1928, quando la propria sensibilità cerca un territorio per diventare espressione. Ora legge Alvaro, Cardarelli, Govoni, Gide, Ungaretti, Saba e Montale. L’estate, a Porto San Giorgio sperimenta altri primi difficili innamoramenti, sempre omosessuali. Tra questi, in particolare lo colpisce un ragazzo di Trastevere, Ernesto, per il quale decide di trasferirsi a Roma.
b. Lavora tra Perugia e Roma in modo saltuario, facendo diversi mestieri: il contabile, l’allibratore di corse ippiche, il commesso di libreria, poi il correttore di bozze e il mercante d’arte. Ha modo di entrare in contatto con il mondo dei letterati in seguito alla conoscenza di Umberto Saba nel 1929 e all’incontro con gli artisti fiorentini che frequentano il “Caffè Le Giubbe Rosse” di Firenze.
c. Nato in una famiglia borghese, da Armando, umbro, e Angela Antonione Satta, laziale, ha due fratelli minori, Beniamino e Elda. Nell’infanzia soffre spesso di bronchiti e allergie. Quando il padre torna dalla guerra malato di sifilide, la madre decide di lasciarlo e si trasferisce a Pesaro con la figlia, lasciando i due maschi col padre.
d. Nel 1922 la madre si trasferisce a Roma, dove raramente riesce a raggiungerla. Nel 1925 si diploma in ragioneria, ma legge molta letteratura, soprattutto Leopardi, D’Annunzio, Hölderlin, Wilde, Rimbaud, Baudelaire e Crevel.
e. Dal 1937 per due anni vive a Milano lavorando come correttore di bozze presso Valentino Bompiani, e come commesso alla Hoepli. Nel 1939, pubblica la prima raccolta di versi il cui successo lo introduce, come collaboratore, in alcune importanti riviste dell’epoca.
f. Nel gennaio del 1977, pochi giorni prima della morte, gli viene assegnato il Premio Bagutta, ma le condizioni di salute non gli permettono di ritirare il premio. Dopo la morte escono diversi inediti, e la sua pudica omosessualità non è più considerata scandalosa. A Perugia, sua città natale, gli è stata intitolata la Biblioteca Sandro Penna.
g. Nel 1970 apparve presso l’editore Garzanti il suo libro Tutte le poesie] che comprendeva le poesie precedenti e molti inediti. Le sue poesie vengono anche tradotte e inserite in diverse antologie all’estero.
h. Nel 1950 venne pubblicato il suo secondo libro di versi, Appunti. Nel 1956 pubblicò Una strana gioia di vivere, e la raccolta completa delle sue Poesie edita da Garzanti che gli fa ottenere, nel 1957, il Premio Viareggio.
i. Intanto nel 1964 muore la madre, e il poeta, che ha sempre vissuto in semi-povertà, va a vivere a casa di lei. Vive una vecchiaia precoce. Perde i denti per una piorrea, ma rifiuta di indossare protesi, per dormire usa molti sonniferi, esce poco e quasi mai di giorno.
j. Nel 1943 muore il padre. Per aiutarlo Roberto Bazlen gli commissiona una traduzione di Paul Claudel, Cesare Pavese e Carlo Muscetta una di quattro novelle di Prosper Mérimée, diversi amici pittori gli regalano (o vendono a basso prezzo) delle opere che lui cerca di piazzare a collezionisti e gallerie.
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La biografia è stata tratta e adattata da Wikipedia.
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