Continuiamo le nostre attività didattiche usando frasi e citazioni di personaggi più o meno famosi: questa volta parliamo d’inverno con l’aiuto di personaggi italiani famosi. Per capire le frasi svolgete le attività suggerite.
1. Che modo e tempo usereste in questa frase?
Vorrei che tu (venire) _________ da me in una sera d’inverno e, stretti assieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, (noi ricordare) _________ gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo.
Dino Buzzati
2. Che parola manca secondo voi? È sempre la stessa.
Perché perché perché perché perché… Ho l’impressione che sulla terra sprechiate troppo tempo a chiedervi troppi perché. D’inverno non vedete l’ora che arrivi l’ _________ . D’_________ avete paura che torni l’inverno. Per questo non vi stancate mai di rincorrere il posto dove non siete: dove è sempre _________ .
Alessandro Baricco
3. Che modo e tempo usereste in questa frase?
Exercitum in hiberna deduxit, condusse le truppe nei quartieri d’inverno… Così Cesare termina ciascuno dei commenti gallici. È probabile che (aspettare) _________ questi giorni d’ozio e quella luce di neve per dettare le sue gesta a uno scriba. Altrettanto dovrebbe ciascuno di noi, serbando all’azione le rimanenti stagioni.
Gesualdo Bufalino
4. Quale stagione mettereste nello spazio bianco?
L’uomo è come un albero e in ogni suo inverno levita la _________ che reca nuove foglie e nuovo vigore.
Vasco Pratolini
5. Che preposizione usereste in questi versi?
Salerno, rima ___ inverno, | o dolcissimo inverno. | Salerno, rima ___ eterno.
Alfonso Gatto
6. Rimettete in ordine questo famoso proverbio che dice che il giorno della Candelora, il 2 febbraio, l’inverno finisce.
la candelora, dall’inverno, fora, siamo, Per
_____ _____ _____ _____ _____ _____ _____
7. Questo è l’inizio di un famoso libro, lo riconoscete?
C’era una volta… “Un re!” diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.
a. I promessi sposi di Alessandro Manzoni
b. Il taglio del bosco di Carlo Cassola
c. Pinocchio di Carlo Collodi
d. La Divina Commedia di Dante Alighieri
e. Fiabe italiane di Italo Calvino
8. Inserite nel testo i seguenti aggettivi: infinite, pazienti, strette, vetuste
Ogni volta che penso a Erto, il mio vecchio paese, quello abbandonato dopo il Vajont, con le _________ case una attaccata all’altra e le vie di acciottolamento buie e _________ , la memoria va verso l’inverno. Il primo ricordo è il tempo degli inverni, la memoria è quella della neve. Notti _________ , silenzi laboriosi, lunghi, _________ , interrotti solo ogni tanto da sprazzi di allegria nelle feste di Natale e capodanno.
Mauro Corona
9. Questi sono i versi di una famose canzone, La guerra di Piero di Fabrizio De André. Abbiamo tolto la fine di ogni verso: provate a ricostruirli. coraggio, inferno, inverno, maggio
Ninetta mia, crepare di _________
ci vuole tanto, troppo _________.
Ninetta bella, dritto all’_________
avrei preferito andarci in _________.
10. Quale stagione inserireste nello spazio bianco?
Non c’è che una stagione: l’ _________ . Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
Ennio Flaiano
Adesso con l’aiuto di un motore di ricerca provate a rispondere alle domande sulle origini geografiche degli autori dei precedenti aforismi.
1. Dino Buzzati è nato vicino alla città di?
2. Alessandro Baricco è nato a Milano o Torino?
3. Gesualdo Bufalino è uno scrittore originario di quale regione?
4. Vasco Pratolini invece era di?
5. Alfonso Gatto è un poeta originario di?
6. Carlo Collodi è nato nella stessa città di Pratolini. Dove?
7. Mauro Corona è nato a Baselga de Piné in provincia di?
8. Fabrizio De André è nato in una grande città di mare. Quale?
9. Ennio Flaiano è originario di una città dell’Abruzzo. Quale?
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