Infinito, participio e gerundio sono i cosiddetti modi indefiniti o forme implicite: si differenziano dagli altri modi finiti o espliciti (indicativo, congiuntivo, condizionale e imperativo) per il fatto che non forniscono informazioni né sulla persona (ovvero sul soggetto) né sul numero (singolare o plurale) del soggetto a cui il verbo si riferisce.
Una grande festa sarà uno dei probabili tormentoni estivi della prossima estate 2018. Questa canzone fa parte dell’album Sputnik di Luca Carboni: svolgete le attività proposte per migliorare l’italiano attraverso le canzoni.
Altre 10 frasi di Harry Potter per ripassare e migliorare l’uso del congiuntivo (la prima parte è qui).
1.
“Questa cicatrice se la terrà per sempre”
“E lei non può farci niente Silente?”
“Anche se (potere) ______________ , non lo farei. Le cicatrici possono tornare utili. Anche io ne ho una, sopra il ginocchio sinistro, che è una piantina perfetta della metropolitana di Londra.”
2.
Spero che (voi siate) ______________ soddisfatti di voi stessi. Avete corso il rischio di essere uccisi… o peggio ancora, espulsi.
3.
Fu come se (loro avere) ______________ detto a Piton che il Natale era stato soppresso.
4.
Se (essere) ______________ in te vorrei vendicarmi. Gli darei la caccia…
5.
Voglio che lei (scrivere) ______________ “Non devo dire bugie”.
6.
Oltre Ogni Previsione. Ho sempre pensato che io e Fred (avere) ______________ dovuto prendere ‘O’ in tutto, visto che già il fatto di presentarci agli esami andava oltre ogni previsione…
7.
«A volte penso che la mamma di Ron (avere) ______________ ragione e che Sirius (fare) ______________ un po’ di confusione fra te e tuo padre, Harry.» [Hermione]
«Cioè credi che (io essere) ______________ un po’ tocco?» chiese Harry infiammandosi.
«No, credo soltanto che (tu essere) ______________ rimasto troppo solo troppo a lungo.» rispose Hermione con semplicità.
8.
Sei meno simile a tuo padre di quanto (pensare) ______________ … il rischio sarebbe stato il pepe per James… (Sirius).
9.
Harry ebbe il tempo di riflettere che, tra Neville e Ron, sarebbe stato fortunato a sostenere due minuti di conversazione con Cho che poi (potere) ______________ ricordare senza voler lasciare il paese.
10.
Silente avrà veramente lasciato la scuola solo quando non ci sarà più nessuno che gli (essere) ______________ fedele.
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Abbiamo scelto 10 frasi tratte dai libri di Harry Potter di J. K. Rowling per aiutarvi a migliorare la vostra conoscenza dell’italiano. Per ogni frase svolgete gli esercizi suggeriti.
1. Trasforma la lettera inviata dalla Vicepreside della scuola di Hogwarts a Harry Potter dal tono informale a quello formale (forma di cortesia): le parti da cambiare sono in grassetto.
Caro signor Potter,
siamo lieti di informarti che tu hai diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverai l’elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
L’anno scolastico avrà inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del tuo gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
Distinti saluti,
Minerva McGonagall, Vicepreside
2. Trasforma i verbi tra parentesi all’imperfetto indicativo.
Harry Potter (essere) _______________ un ragazzo insolito sotto molti punti di vista. Prima di tutto, (odiare) _______________ le vacanze estive più di qualunque altro periodo dell’anno. Poi (volere) _______________ davvero fare i compiti, ma (essere) _______________ costretto a studiare di nascosto, nel cuore della notte. E per giunta (essere) _______________ un mago.
3. Inserisci nella frase i seguenti verbi: avvertono, esultano, infestano, svuotano.
“I Dissennatori sono le creature più disgustose della terra. _______________ i luoghi più cupi e sporchi, _______________ nella decadenza e nella disperazione, _______________ di pace, speranza e felicità l’aria che li circonda. Perfino i Babbani _______________ la loro presenza, anche se non li vedono.”
4. Scegli il verbo corretto tra quelli suggeriti.
“Ero sicuro che saresti venuto/verrai/verresti ad aiutare il tuo amico” disse [Sirius Black]. “Tuo padre avrebbe fatto lo stesso per me. Sei stato coraggioso a non andare a chiamare un insegnante. Questo renderà le cose più semplici…”
L’allusione a suo padre risuonò nelle orecchie di Harry come se l’avesse urlata/avrebbe urlata/urlava. Un odio ribollente gli esplose nel petto e prese il posto della paura. Per la prima volta nella vita, desiderò avere la bacchetta in mano non per difendersi, ma per attaccare… per uccidere. Senza sapere cosa stava facendo/fare/fatto, avanzò, ma ci fu un movimento ai suoi lati e due paia di mani l’afferrarono, trattenendolo.
5. Inserisci i seguenti verbi nella frase: accettare, capire, guarire.
Deve capire: _______________ è il primo passo per _______________ , e solo accettando si può _______________ .
6. Inserisci le seguenti preposizioni: ai, con, da, di, nelle, per, sulla.
Il fatto che Harry Potter stesse ______ Ginny Weasley parve interessare un sacco di gente, soprattutto ragazze, ma ______ settimane che seguirono Harry si scoprì impermeabile in un modo tutto nuovo ______ pettegolezzi. In fondo, era un bel cambiamento essere ______ bocca di tutti per qualcosa che lo rendeva più felice ______ quanto fosse stato ______ molto tempo, invece che ______ orripilanti fatti di Magia Oscura.
7. Inserisci gli aggettivi: alto, illuminato, immobili, pochi, rapidi.
I due uomini apparvero dal nulla, a _______________ metri di distanza, nel viottolo _______________ dalla luna. Per un istante rimasero _______________ , le bacchette puntate l’uno contro il petto dell’altro; poi si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e si avviarono _______________ nella stessa direzione.
«Novità?» chiese il più _______________ dei due.
«Le migliori possibili» rispose Severus Piton.
8. Inserisci i pronomi: ci, gli, lo.
Lui distolse lo sguardo, cercando di non far trasparire il proprio risentimento. Ecco_____ di nuovo: scegliere che cosa credere. Lui voleva la verità. Perché erano tutti così decisi a impedir____ di arrivar____ ?
9. Inserisci nel testo i possessivi: tua, tuo, suo, suo.
«Ha preso il ______ sangue convinto che l’avrebbe rafforzato. Ha accolto nel ______ corpo una minuscola parte dell’incantesimo che ______ madre aveva imposto su di te quando morì per te. Il ______ corpo tiene vivo il sacrificio di Lily, e finché quell’incantesimo sopravvive, sopravvivi anche tu, e sopravvive l’ultima speranza di Voldemort per se stesso».
10. Coniuga i verbi all’imparativo.
Non (provare) _______________ pietà per i morti, Harry. (Provare) _______________ pietà per i vivi e soprattutto per coloro che vivono senza amore.
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Scopriamo la differenza tra linguaggio formale e informale in italiano.
Quando ci rivolgiamo in modo diretto a una persona, a voce o per iscritto, dobbiamo scegliere se usare un modo informale o formale (forma di cortesia).
INFORMALE
Il modo informale si usa con parenti, amici, bambini o persone con cui abbiamo un rapporto molto amichevole: in questo caso usiamo il pronome tu e il verbo alla seconda persona singolare.
Esempio: Carla cosa fai (tu)?
Se dobbiamo usare un pronome diretto, indiretto o riflessivo, nel caso di una conversazione informale useremo ti. Esempio con pronome diretto: Ti saluto.
Esempio con pronome indiretto: Ti penso sempre o anche Penso sempre a te.
Esempio con pronome riflessivo: Come ti senti?
FORMALE
Il modo formale si usa con persone che non conosciamo, con cui non c’è un rapporto di amicizia: in questo caso usiamo il Lei e il verbo alla terza persona singolare.
Esempio: Signor Gatti, cosa fa (Lei) di lavoro?
Se dobbiamo usare un pronome diretto, indiretto o riflessivo, nel caso di una conversazione formale useremo La, Le o Si.
Esempio con pronome diretto: Signor Gatti, La saluto.
Esempio con pronome indiretto: Signor Gatti, Le telefono più tardi.
Esempio con pronome riflessivo: Come Si sente?
ACCORDARE GLI AGGETTIVI E I PARTICIPI PASSATI
Se nella frase ci sono degli aggettivi o participi passati bisogna accordarli a seconda del sesso della persona con cui stiamo parlando.
Esempi: 1. Signor Gatti, Lei è molto alto. 2. Signora Gatti, Lei è molto alta. 3. Signor Gatti, Lei è già stato al museo? 4. Signora Gatti, Lei è già stata al museo?
Se usiamo il pronome atono La, il participio può accordarsi al femminile anche se parliamo con un uomo:
Esempio: Signor Gatti, L’ho invitata a visitare il museo.
Forma di cortesia al PLURALE
Esiste anche il plurale formale: in questo caso usiamo di solito Voi e in situazioni molto formali Loro.
Esempio. Il cameriere al ristorante può dire: 1. Cosa prendete? (Voi) 2. Cosa prendono, Signori? (Loro)
MAIUSCOLE
I pronomi di cortesia formali è meglio scriverli con la lettera maiuscola: è il caso ad esempio di una email scritta al professore o in una lettera commerciale.
QUANDO SI USA LA FORMA DI CORTESIA
È difficile stabilire una regola precisa dell’uso del Lei. Dipende molto dall’età, dal grado di conoscenza tra i due interlocutori e anche dal contesto in cui avviene un dialogo. Ultimamente la forma di cortesia si usa molto meno, soprattutto nei negozi e su internet. A volte si usa una forma mista di formale e informale: ad esempio si dice Buongiorno o Buonasera e poi si usa il tu.
Esercizio 1. Decidi se nelle seguenti situazioni useresti l’informale (I), il formale (F) o entrambi (E).
1. Un bambino parla con suo nonno. I/F/E
2. Un signore chiede indicazioni a un vigile urbano. I/F/E
3. Un signore domanda l’età a un ragazzo. I/F/E
4. Uno studente chiede una spiegazione al suo professore. I/F/E
5. Una signora chiede informazioni su un abito alla commessa. I/F/E
6. Una signora scrive una lettera per avere un colloquio di lavoro. I/F/E
7. Un bambino parla con la maestra. I/F/E
8. Un signore ordina un caffè. I/F/E
9. Una signora parla con la parrucchiera. I/F/E
10. Un professore interroga uno studente. I/F/E
11. Un ragazzo parla con una ragazza appena conosciuta. I/F/E
12. Un ragazzo scrive una mail al suo professore. I/F/E
Esercizio 2. Scegli le forme corrette tra quelle proposte.
1. Signora Rossi, vorrei darLa/Le/Gli un consiglio per la Sua/Tua/Vostra attività.
2. Giovanni, mi passeresti/passerebbe quel libro?
3. Gentili spettatori, come si/vi sente/sentono?
4. Mi scusa/scusi Signore, sa/sai dirmi dove si trova piazza della Libertà?
5. Professore, pensa/pensi che questo esercizio sia utile?
6. Allora Avvocato La/Le/Vi invio una mail con tutti i dati.
7. Signor Bianchi, La/Lei/Lui è molto rispettosa/o
8. Carla ieri non La/Ti/Si ho visto al concerto.
9. Signorina Verdi, Si/Ti è preparata/o bene per questo esame?
10. Maestra dove è/sei andata/o in vacanza?
11. La/Le/Ti piace venire in discoteca?
12. Come la/lo vuoi/vuole il caffè Signora, lungo o ristretto?
13. Nonno, quanti anni ha/hai?
14. Benissimo Signori e di secondo cosa prenda/prende/prendete?
15. Signorina Giulia, Lei/Lui/Tu sta/stai sempre molto attenta/o.
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Quando vogliamo far compiere un’azione ad altri dobbiamo usare i cosiddetti verbi causativi (o fattivi). Facciamo subito un esempio: Ho fatto leggere un libro agli studenti.
Il soggetto della frase è io, ma in realtà il soggetto logico sono gli studenti, perché sono loro che compiono l’azione di leggere il libro.
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