Esercitatevi ad usare i pronomi ci e ne con le citazioni del film La dolce vita di Federico Fellini. Per ripassare i pronomi seguite i link tra gli articoli correlati alla fine dell’esercizio.
Il lunedì dopo Pasqua, comunemente detto Pasquetta, è un giorno di festa in Italia e in molti altri paesi del mondo: svolgete le attività per scoprire come è nata questa festa e cosa si fa durante questa giornata.
Qual è la vostra storia con internet? Abbiamo selezionato 10 storie su Twitter che raccontano #lamiastoriaconInternet e che vi aiuteranno a migliorare l’italiano e a ispirarvi a scrivere la vostra.
Adesso che siamo entrati nella primavera (mai come quest’anno tanto desiderata!), vi presentiamo alcune brevi poesie su questa dolce stagione. Nel testo sono omesse alcune parole che dovete rintracciare tra quelle proposte alla fine di ogni poesia.
Benché la tradizione voglia che la portata principale sulle tavole imbandite della domenica di Pasqua sia a base di carne di agnello, al giorno d’oggi sono in molti a rifiutarsi di aderire a questa regola ritenuta barbara e crudele. Il racconto che vi proponiamo, tratto da Novelle agrodolci (1925) di Ferdinando Paolieri, narra quanto possa essere doloroso per un bambino scoprire a quale fine è destinato questo piccolo animale innocente. Il primo esercizio vi chiede di mettere in ordine le parti del racconto.
Miglioriamo la conoscenza dell’italiano con questa canzone del cantante Ghemon, Un temporale. Il testo è abbastanza difficile quindi abbiamo predisposto un glossario per le parole in grassetto. Questa attività è consigliata per livelli B2/C1. Il video si trova qui. Se usate spotify seguite il link in fondo al post.
Vi ricordate del film La grande bellezza di Paolo Sorrentino, il film del 2013 vincitore di un Oscar e dell Golden Globe come miglior film straniero? Su adgblog potete fare questa attività didattica e provare a usare le preposizioni con le citazioni tratte dal film.
Esercizio: Scegli la preposizione corretta tra quelle proposte.
2. A/In/Per realtà, i romani mi sembrano insopportabili. I migliori abitanti a/da/di Roma sono i turisti.
3. A/Di/Per che cosa siamo famosi noi con l’/all’/nell’estero? Le pezze e le pizze, nient’altro. Siamo un paese con i/dei/di magliari e pizzicagnoli, e sempre questo saremo.
4. La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a/da/su fare cose che non mi va a/di/per fare.
5. Quando sono arrivato a Roma, a 26 anni, sono precipitato abbastanza presto, quasi senza rendermene conto, a/in/per quello che potrebbe essere definito “il vortice della mondanità”. Ma io non volevo essere semplicemente un mondano. Volevo diventare il re dai/dei/di mondani, e ci sono riuscito. Io non volevo solo partecipare alle/con le/nelle feste. Volevo avere il potere a/da/di farle fallire.
6. So’ belli i trenini che facciamo alle/con le/nelle nostre feste, so’ i più belli di/in/su tutta Roma. […] So’ belli. So’ belli perché non vanno a/da/di nessuna parte.
7. Tagliate almeno dodici pezzi a/da/di coniglio, uh, a/da/di parte reni, fegato, testa. Rosolate. Vi raccomando timo, alloro, rosmarino, poi vino rosso, olive taggiasche, pinoli. E dopo un’ora, ecce coniglio alla/con la/della ligure!
8. Il riso scaldato è sempre più buono a/da/di quello che hai appena cucinato.
9. Ormai siamo un popolo a/da/di intervistati. Ma non li senti? “Come dico sempre…” Come dico sempre a/da/dichi?
10. È così triste essere bravi: si rischia a/da/di diventare abili.
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